Dal settembre scorso Roberta Scorranese è in libreria con A questo serve il corpo. Viaggio nell’arte attraverso i corpi delle donne”, pubblicato da Bompiani, secondo lavoro editoriale dopo il suo debutto nel 2019 con il memoir Portami dove sei nata, in cui racconta le sue radici abruzzesi ripercorrendo la storia del “grande clan familiare”. A questo serve il corpo è un saggio che attraversa la storia dell’arte e che a più riprese distintamente si apre al racconto di personaggi avulsi da tele e musei ma profondamente realistici nella loro rappresentazione. A unire le due nature del libro è, oltre alla forza narrativa, proprio la profonda riflessione che l’autrice conduce sul corpo della donna. I venticinque capitoli che compongono il volume sono viaggi non solo (come spesso qui accade) nei quadri, nelle vite di artisti, nei musei alla scoperta magari delle reazioni di altri visitatori, né solo nel vissuto di personaggi di fantasia che parlano e si muovono davanti a noi con vividezza, ma sono viaggi lungo una tematica attraverso la quale scoprire punti di vista che inconsciamente ci appartengono e, talvolta, ci condizionano.

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