1574-2024. A quattrocentocinquanta anni dalla morte di Giorgio Vasari la comunità di storici dell’arte e archivisti continua a studiare la sua figura poliedrica e instancabile, a riscoprirne e diffonderne peculiarità e fortuna: architetto, pittore, storico dell’arte, poeta, operatore culturale attivo da Napoli a Venezia, principalmente a Firenze e Roma ma con un legame privato molto forte con Arezzo, è tra i maggiori responsabili della trasformazione di Palazzo Vecchio e più in generale di alcuni dei cambiamenti che modificano radicalmente il volto della Firenze medievale (si pensi alla costruzione degli Uffizi che presuppone il riassetto di un quartiere comunque popolato). Con eventi diversi dislocati nei principali luoghi di Arezzo saranno esplorati i diversi ambiti della produzione vasariana a partire dal binomio arte-scrittura che lo ha reso celebre grazie in primis alle Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori, monumento letterario fondativo della moderna storia dell’arte.

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